Martedì 8 agosto, ore 21.15
Compagnia dell’Arpa – Enna
Lingua di cane
di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx
con Franz Cantalupo, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia, Rocco Rizzo
drammaturgia Sabrina Petyx
regia Giuseppe Cutino
scena e costumi Daniela Cernigliaro
movimenti di scena Mariagrazia Finocchiaro
disegno luci Marcello D’Agostino
progetto nato da un’idea di Mario Incudine e Franz Cantalupo
coordinamento progetto Filippa Ilardo
musiche Sergio Beercock, Francesca Incudine,
Mario Incudine, Henry Purcell, Max Ricther
“Disperso che vuol dire? Che uno è vivo oppure no? Nel mondo si vive o si muore, giusto? Ma sparire no, quello ti giuro io che è impossibile. Manco la magia ci può! Perché il mondo, quello una palla è e uno da qualche parte su sta palla deve essere!”
Lingua di cane è la lingua di chi non è più considerato un uomo, degli esseri umani invisibili, senza nome, vissuti su un confine oltre cui la morte diventa un appuntamento più che una fatalità.
Lingua di cane è, in realtà, un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola, che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta come una lingua di cane che sta lì, invisibile, con le sue braccia aperte, come uno di quei tanti morti che in quello stesso fondale invisibili lo sono sempre stati e che, forse, sono nati per essere invisibili, per attraversare una vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza possibilità.