Data: 08/07/2022 - 04/09/2022
Ora: 19:00
LE MURA DI SANA’A
Omaggio a Pier Paolo Pasolini
opere di Franco Accursio Gulino
a cura di Enzo Fiammetta
Inaugurazione 8 luglio ore 19.00
Fino al 4 settembre
La mostra che il museo delle Trame Mediterranee dedica a PPP è un omaggio al grande poeta, e alla sua capacità di leggere i grandi cambiamenti, antropologici, urbanistici e sociali, che hanno trasformato il volto delle nostre città. Il suo appello per Sana’a, lanciato nel 1974, a difesa di una civiltà in veloce cambiamento dopo secoli, diventa oggi un grido, ancora vivo contro tutte le irragionevoli distruzioni che l’uomo causa alla sua storia, in un incomprensibile impeto autodistruttivo. Lo facciamo attraverso le opere che Franco Accursio Gulino dedica a Pasolini, alcune delle quali hanno come soggetto il Cretto di Burri, proprio per confermare il valore rigeneratore dell’arte e della bellezza. Le opere dialogano, come nel concept delle Trame Mediterranee, con gioielli e costumi yemeniti dalla collezione del Museo.
Le opere di Franco Accursio Gulino, rimandano con la sensibilità che è propria dell’artista, al rapporto tra luogo e memoria: … questo mondo di cui vi sto parlando, la configurazione urbanistica, il rapporto della città con l’ambiente naturale… si sta dileguando, vanificando, sta per essere distrutto ovunque e per varie ragioni…. ( PPP).
Se il Cretto nasce dal gesto creativo che è capace di sintetizzare millenni di storia e cultura, riportandoci al concetto archetipico di città come luogo che accoglie e si attraversa, che identifica e rimanda alle mille relazioni che definiscono il rapporto tra luogo e comunità, ma che, non può più proteggere e che concede una visione della linea di orizzonte ampia e aperta nuova e inusuale per una città che fa riferimento ad un luogo che si identifica solo con il ricordo, nelle opere di Gulino, la sopraincisione del testo – PASOLINI – sposta l’opera su un nuovo piano, lancia un monito. Troppo fragili siamo e sono le nostre opere perché non se ne abbia passione e compassione. L’arte crea nuovi legami, ma sta a noi custodire e proteggere la memoria del senso che nel tempo abbiamo associato all’artificio.
La scomparsa delle lucciole, e la rievocazione che se ne fa, non può farci dimenticare che siamo noi di questo tempo i custodi di quanto ci è stato consegnato. Le pennellate rosse di Gulino che sovrastano il Cretto sono le lucciole che scompaiono. Le figure arcaiche e archetipiche da cui il poeta, e l’artista per lui, partono, sono quelle da cui si dipanano i racconti e i testi, sono il sedimento millenario delle culture e il punto di partenza e arrivo delle riflessioni.
Alcune delle opere in mostra riprendono i colori della sabbia, delle antiche città fatte di terra, mentre altre si accostano ai ricami dorati dei tessuti da cerimonia yemeniti e ai ceselli bianchi delle finestre.
Le mura di Sana’a diventano il limite tra quello che sta dentro la nostra consapevolezza di camminare sul filo di una condizione drammatica della nostra esistenza e quello che sta fuori, dove sono scomparse, da tempo, le lucciole.
Enzo Fiammetta