Cosa accade quando lo spazio in cui ci riconosciamo viene improvvisamente cancellato e nella nuova configurazione urbana non ritroviamo più il nostro luogo sicuro? Un progetto in cui il delicato equilibrio tra spazio urbano e identità è indagato attraverso i ricordi dei bambini, che, tra il 1969 e i primi anni ’80, vissero la loro infanzia nelle baraccopoli di Gibellina.
Il progetto dell’artista sarà presentato a gennaio 2025.
Rossana Taormina (Partanna, 1972) nasce in un piccolo paese della Valle del Belìce, devastato dal terremoto del 1968. Diplomata in Belle Arti, dal 2011 si dedica esclusivamente alla sua carriera artistica. Ha partecipato a diverse mostre e fiere d’arte in Italia e all’estero: SWAB Barcelona Contemporary Art Fair (2019), Arte Fiera Bologna (2021, 2022, 2023).
Nel 2023 è tra gli artisti invitati al festival internazionale Gibellina Photoroad Open Air & Site-Specific Festival (IV edizione), in occasione del quale propone l’installazione site-specific “Imprinting” .
Il suo lavoro appare in pubblicazioni nazionali e internazionali, tra cui: la Repubblica 2023; Beaux Arts Magazine 2019; C. Vannier, De fil en Aguille. La Broderie dans l’art contemporain, Éditions Pyramid, Paris 2018; Stonecutter Journal, NY, giugno 2016; Alias, Il Manifesto 2015.