Un itinerario espositivo che mette a confronto persistenze e contaminazioni linguistiche, stilistiche e culturali, in una sintesi armoniosa e complessa della cultura contemporanea.
La collezione nasce dalla donazione di Ludovico Corrao e della famiglia, cui si aggiungono i lavori donati dagli artisti -a conclusione della loro permanenza in atelier a Gibellina- e da donazioni di privati e pubblici. Gli artisti hanno sempre aperto i propri studi alla gente del luogo, sia attraverso le collaborazioni con gli artigiani sia tramite i laboratori svolti con gli studenti. La collezione è distribuita negli spazi esterni, nel Granaio e negli edifici centrali del Baglio Di Stefano, dove è esposta la raccolta del Museo delle Trame Mediterranee con abiti, tappeti, reperti, manufatti, ceramiche classiche e moderne. Ogni parte della collezione racconta un percorso che nasce dalla passione di Corrao per l’arte e dalle sue amicizie con i pittori italiani Renato Guttuso e Corrado Cagli in un primo momento e poi con gli altri artisti delle avanguardie.
Corpo centrale
Qui si trova la raccolta giovanile di Corrao: i quadri di esponenti storici del Novecento si mescolano armoniosamente ai manufatti decorativi provenienti dall’area mediterranea. Tra le opere, si segnalano quelle di Lia Pasqualino Noto, Fausto Pirandello, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Fiorenzo Tomea, Renato Guttuso. La raccolta avviata nella fase della presidenza di Corrao alla Fondazione Orestiadi comprende opere di Sante Monachesi, Michele Canzoneri, Baldo Diodato, Rossella Leone e Nanda Vigo.