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LUNARIA

Data: 07/07/2023
Ora: 21:00 - 22:00


#ilteatroèunafavola

Baglio Di Stefano, Gibellina

 

di Vincenzo Consolo

con ERNESTO TOMASINI, SILVIA AJELLI, GABRIELE CICIRELLO

musiche composte ed eseguite dal vivo da Gabrio Bevilacqua

impianto scenico e immagini di Enzo Venezia

regia di Alfio Scuderi

 

PRIMA NAZIONALE

 

in collaborazione con
Campania Teatro Festival e Teatro Biondo di Palermo

Anche Lunaria era un esperimento, nel senso che c’era un rifiuto. Questo l’ho sempre teorizzato e praticato, il rifiuto della forma romanzesca, perché credo che oggi non si possono scrivere romanzi. Chi scrive romanzi è in malafede o è ignorante. Voglio essere radicale, per una volta, credo che nel nostro contesto non si possa più praticare questa forma narrativa che è stata di nobilissima tradizione in Europa e non solo. In questa mia concezione della narrazione non romanzo si inquadrano queste due opere che vengono dette «teatrali» ma molto teatrali non sono, nel senso che non hanno una loro rappresentabilità ma sono opere da leggere. In Lunaria che è una sorta di racconto fantastico dove si riprende un tema leopardiano della caduta della luna che significa la caduta di una cultura, di una civiltà, non ho voluto adottare la forma narrativa e ho ridotto il racconto alla forma dialogica per cui fatalmente prendeva un aspetto teatrale. È stato senz’altro rappresentato, ma parto da presupposti io non teatrali, parto da presupposti narrativi e dico che è una fiaba raccontata in forma dialogica, senza quelle parti diegetiche che ci sono nelle narrazioni tradizionali.

 

Vincenzo Consolo

IL TESTO, UNA FAVOLA SICILIANA

Il protagonista di questo romanzo è un viceré malinconico e misantropo, afflitto dall’esuberanza della moglie così come dagli obblighi di corte, costretto a vivere in una città solare e violenta di cui è l’unico a vedere la reale decadenza, obbligato a rappresentare un potere in cui non crede. Questo personaggio lunatico una notte sogna la caduta della luna. E la luna cade davvero, in una contrada del vicereame, gettando scompiglio tra i contadini ma ancor più tra gli accademici chiamati a spiegare il prodigio con la loro povera scienza. Sarà il Viceré, nel suo personalissimo rapporto con la luna, a dare un senso all’evento.

 

IL PROGETTO, UNO SPETTACOLO PER PAROLE, MUSICA E IMMAGINI

Sullo sfondo la Sicilia barocca e il palazzo del Viceré, non distante una “contrada senza nome”, su di noi la luna, che è la protagonista indiscussa della favola. In scena le apparizioni “poetiche” dei personaggi, accompagnate da immagini e illustrazioni per ricreare in scena il magico, malinconico e visionario universo di Consolo, in una dimensione sospesa tra luci ed ombre. Lo spettacolo si snoda tra poesia e racconto, tra parola e musica, creando un mondo senza tempo, in cui la realtà perde a poco a poco significato per la misteriosa caduta della Luna. Ma, come succede nelle favole, sarà proprio questa rovinosa caduta, presagio di cambiamento, a trasformare i personaggi e a illuminare di luce nuova il mondo.

 

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