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Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte

Data: 24/07/2022
Ora: 21:00 - 22:30


Baglio Di Stefano, Gibellina

testo e messa in scena di Simone Corso
dramaturg Jovana Malinarić
con Simone Cammarata, Carmelo Crisafulli, Paola Francesca Frasca
produzione Nutrimenti Terrestri

premio under 35  Gibellina #cittàlaboratorio 2022

in collaborazione con Scena Aperta – Palermo
con il sostegno del Comune di Gibellina

PRIMA NAZIONALE

Nel maggio del 2019 Antonio Stano morirà allʼospedale di Taranto dopo aver passato giorni dentro casa senza sfamarsi. A Manduria, dove abitava, Antonio era chiamato “il Pazzo” e questo bastava a tutti gli altri per “collocarlo” allʼinterno della comunità, riducendone il suo ruolo, nei risvolti più tragici di questa vicenda, a quello dʼoggetto del giogo dʼuna squadra di giovani che lo perseguitavano col fine di poter filmare e condividere su WhatsApp le loro azioni. Antonio, per sfuggire loro, si era chiuso dentro casa senza più mettere piede fuori. Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte prende forma da questa vicenda senza volerne tracciare la cronaca, ma cercando piuttosto di indagare le dinamiche sociali che la connotano: i beni di consumo e la cultura audiovisiva prima, i social poi, hanno ubriacato grosse fette di popolazione di benessere, marginalizzando molti dentro il proprio ego, chiusi dietro delle porte sbarrate a fare da guardia ai propri averi o dietro degli schermi dietro cui imparare a recitare un nuovo se stessi. 

NOTE DI REGIA 

I mutamenti sociali che hanno coinvolto la nostra società dal primo dopoguerra sino ad oggi (con lʼespandersi delle reti di comunicazione, i media sempre più presenti e aderenti al nostro quotidiano, il linguaggio pubblicitario che, col tempo, è andato via via a conformare significati e problematiche alle categorie della brevità e della semplificazione) hanno, in qualche modo, acuito le differenze sociali e sfibrato i lacci che ricamano il tessuto della comunità cui ognuno di noi appartiene. Il potere dellʼavere premia il singolo omologando, di contro, tutti su una stessa scala di bisogni. Nel mondo degli spett-autori, in cui continuamente tutti guardiamo e produciamo contenuti, rappresentiamo e auto-rappresentiamo la nostra vita, la regia sceglie di mettere lʼaccento su questo cambiamento culturale della nostra epoca imbastendo un dialogo onesto tra scena e platea che tenta di far diventare lʼevento teatrale unʼoccasione assembleare di indagine e confronto oltre che di spettacolo

Prenotazioni

Le prenotazioni online non sono al momento disponibili. Per informazioni chiamare lo 0924 67844

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